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la seconda Opera lirica scritta da Ella von Schultz Adaïewsky e mai rappresentata
La riconsiderazione dell’invenzione musicale femminile, nel nostro Occidente non ancora estinto, è ormai un dato consolidato: si sta solo ora facendo ammenda di secoli in cui ottusità e pregiudizio di genere dimezzarono la creatività del genere umano, tarpando e limitando gli ingegni muliebri. Tra le figure riemergenti spicca quella di Ella von Schultz Adaïewsky, pianista, compositrice e musicologa nata a San Pietroburgo nel 1846, vissuta per quasi trent’anni a Venezia e scomparsa a Bonn nel 1926.
La sua produzione cadde in un progressivo oblio dal quale sta uscendo grazie a un lungo lavoro di ricerca condotto, a partire dal 2004, dall’Associazione Sergio Gaggia di Cividale del Friuli. Alcune sue composizioni trovate nello studio del compianto Piero Pezzè o in biblioteche venete e friulane, e alcuni scritti editi nella RMI (Rivista Musicale Italiana) impressionarono subito positivamente gli operatori e portarono, contestualmente all’esecuzione di brani pianistici, cameristici e liederistici, all’organizzazione di tre convegni tra il 2006 e il 2008, nei quali, molti autorevoli nomi certificarono il valore incondizionato di questo lascito.

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Interpreti Andrea Rucli e Sophie Klussmann, con anche Lieder di Clara Schumann e Alma Mahler
Esce una nuova versione discografica dei 24 Preludi della nostra Ella von Schultz Adaïewsky, dopo quella uscita dieci anni fa per la Dynamic. La peculiarità di questa nuova produzione è l'interpretazione DOC di una soprano madrelingua, specialista del genere liederistico, Sophie Klussmann.

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a cura di Paola Barzan e Ilario Meandri, con il coordinamento editoriale di Andrea Rucli
Concluso un lavoro di ricerca e commento durato 5 anni
Questo volume antologico ospita una selezione dei lavori musicologici ed etnomusicologici più significativi di Ella Adaïewsky. Editi in francese e in tedesco tra il 1888 e il 1925 e qui pubblicati in traduzione italiana, sono accompagnati dai saggi di commento e note critiche di Paola Barzan, Umberto Berti, Angelo Foletto, Giuseppe Frappa, Guido Genero, Cristina Ghirardini, Febo Guizzi, Quirino Principe, Andrea Rucli, Placida Staro e Gian Nicola Spanu.
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La presentazione alla Setemane de Culture Furlane della Società Filologica Friulana sarà presto disponibile in un link pubblico
E' stato presentato al teatro Bon di Colugna, mercoledì 12 maggio, l’ampio volume edito dalla LIM di Lucca con la raccolta dei maggiori saggi e scritti pubblicati da Ella Adaïewsky a cavallo tra il XIX e XX secolo, in primis per la RMI (Rivista Musicale Italiana), ma anche per altre testate internazionali.
Un grande lavoro di ricerca nato su iniziativa dell’Associazione musicale “Sergio Gaggia”, in collaborazione con gli insegnamenti di etnomusicologia delle Università di Torino e Padova. Interventi di Ilario Meandri (Università degli Studi di Torino) Paola Barzan (Università degli Studi di Padova). Presenti, oltre ai due curatori, Angelo Foletto (critico musicale de La Repubblica), lo storico Gianfranco Ellero, con la moderazione di Andrea Rucli, anche interprete di alcuni intermezzi musicali.

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l'Adaïewsky protagonista della puntata del 22 febbraio 2020 di Wikimusic
Guido Zaccagnini ha dedicato un'intera puntata all'eccezionale storia della musicista da noi riportata all'attenzione del mondo musicale internazionale.Numerosi ascolti tratti dalle registrazioni copyright Gaggia.
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La Libreria Musicale Italiana di Lucca pubblica "Un voyage à Résia" della Adaïewsky
Highlights 2002/2012, la manifestazione che intende festeggiare il decennale dell’Associazione Musicale Sergio Gaggia di Cividale del Friuli, ha avuto quale momento centrale la presentazione del volume Un voyage à Résia, edito dalla prestigiosa casa editrice lucchese L.I.M.. L’incontro pubblico si è svolto giovedì 20 dicembre alle ore 17 nello splendido Salone di Palazzo Belgrado, sede della Provincia di Udine.
Il testo, corredato da numerosi saggi introduttivi e critici curati dai massimi specialisti nazionali nel settore, comprende l’originale francese e la traduzione italiana del manoscritto, ritrovato nel 2009, redatto dalla compositrice e musicologa Ella von Schultz Adaïewsky. Questa pubblicazione si annuncia come una autentica nuova pietra miliare nel campo dell’Etnomusicologia – principio evidenziato fin dal sottotitolo “il manoscritto del 1883 e la nascita dell'Etnomusicologia in Europa” – e si rivela di notevole interesse anche per la storia del Friuli: Ella Adaïewsky traccia nelle proprie pagine una delle descrizioni più antiche ed esaurienti intorno alle tradizioni e ai costumi della Val Resia.
Con questo sforzo editoriale l'Associazione “Sergio Gaggia” corona un settennale impegno di ricerca, approfondimento e riproposta di musiche e scritti della musicista di San Pietroburgo: un lavoro paziente e capillare, apprezzato e offerto più volte nei suoi stadi di avanzamento da Radio 3 Suite, sulla terza rete radiofonica Rai, e dai massimi organi di stampa specializzata italiana.
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Presentazione della pubblicazione, edita dalla Libreria Musicale Italiana di Lucca del testo originale in francese con traduzione italiana e contributi critici, del manoscritto di Ella von Schultz Adaïewsky, ritrovato nel 2009.
Il lungo lavoro di riscoperta dell’obliata figura di Ella von Schultz Adaïewsky, iniziato nel 2005, perviene ad una tappa fondamentale, senz’altro non l’ultima di un percorso inimmaginabile sette anni fa, che ha appena toccato Pietroburgo e Firenze, in due concerti dedicati alla compositrice rispettivamente al teatro del Palazzo d’Inverno il 23 ottobre e il 18 novembre presso il Cenacolo di Andrea del Sarto in San Salvi. La pubblicazione, che si annuncia come una novella pietra miliare nel campo dell’Etnomusicologia, è di particolare interesse per la storia del Friuli, in quanto contiene nel suo primo capitolo una delle descrizioni più antiche, esaurienti e partecipate delle tradizioni e costumi della Val Resia di 130 anni fa.
Riprendiamo dalla quarta di copertina: oggi quasi miracolosamente restituito ai lettori dopo una riscoperta fortunata, questo manoscritto si propone per ciò che era: niente di meno di un atto fondativo dell’etnomusicologia in generale, capace di anticipare di decenni metodi e atteggiamenti euristici di straordinaria preveggenza e perciò di sconvolgere le nostre abitudini circa le origini di questa disciplina. (Febo Guizzi, Ordinario di Etnomusicologia presso l’Università di Torino)
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Dopo le presentazioni del secondo libro degli atti presso il conservatorio di Udine con Guido Zaccagnini a settembre e a Cividale in ottobre per l'Inner Wheel club, l'Adaïewsky arriva per la prima volta in Slovenia, con un concerto nel Kulturni dom di Tolmino alla fine di novembre (2011).
Anche Musica, storico mensile italiano, si è occupato delle ultime produzione della Gaggia, con una recensione sul secondo libro degli Atti del Convegno su Ella Adaïewsky (2012).
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